Santuario San Francesco di Paola

Luoghi

  • Santuario
  • Basilica di San Francesco da Paola, ponte del Diavolo, Paola, Cosenza, 87027, Italia

Descrizione

Santuario San Francesco di Paola


Il santuario regionale di San Francesco da Paola sorge a 178 metri sul livello del mare nella parte alta e collinare della cittadina di Paola, località di nascita di san Francesco, in una valle costeggiata da un torrente e ricca di vegetazione. Questo santuario è meta di pellegrinaggio da tutto il sud Italia, specialmente dalla Calabria, di cui san Francesco è patrono. Custodisce parte delle spoglie del santo (le restanti si trovano a Tours in Francia). Nel 1921, papa Benedetto XV ha elevato il santuario al rango di basilica minore.  Nel 2000, in occasione del Giubileo, è stata aperta al culto una nuova aula liturgica progettata da Sandro Benedetti. Il santuario che si trova in una gola rigogliosa di vegetazione lungo il corso del torrente Isca.


È composto da due parti principali:

Basilica nuova: Questa moderna basilica, inaugurata nel 2000, si trova accanto al santuario. Davanti al santuario c’è un ampio piazzale e la facciata principale del tempio si erge al limite di questo spazio. All’interno della basilica nuova si può ammirare un apparato iconografico e un organo a canne, mentre dalla zona antistante l’ingresso della basilica si scorge il sentiero che consente ai fedeli di percorrere la c.d. via dei miracoli.

Basilica antica: Questa parte del santuario è un vero e proprio gioiello. All’ingresso principale si trovano due ambienti semi-aperti iniziali. Nel primo ambiente sono conservate diverse lapidi che ricordano varie ricorrenze ed eventi riguardanti il santuario, datate fra il XVI e il XX secolo. Nel secondo ambiente, che funge da pronao della basilica antica, si possono ammirare il portale di accesso alla basilica, un affaccio sul torrente e sull’adiacente convento e l’ingresso al chiostro e al romitorio del Santo, nonché la cella del beato Nicola da Longobardi.

Tra la nuova Basilica e l’antica si snoda il “percorso dei miracoli”, una passeggiata all’interno dell’area del Santuario che narra, attraverso alcuni oggetti simbolici, le imprese più significative del Santo Patrono di Calabria:

  1. Il macigno è il primo simbolo della prodigiosità del Santo, oggetto di devozione da parte dei pellegrini. Si narra sia stata trasportata dal mare fino alle porte della chiesa da un uomo infermo e man mano che si avvicinava alla meta, la pietra diventava più leggera e la sua gamba malata guarì completamente.
  2. La Fornace è il luogo in cui accaddero due miracoli: il primo riguarda l’agnellino Martinello che San Francesco riportò in vita, mangiato dagli operai affamati che stavano lavorando alla costruzione del convento, mentre il secondo narra che il Santo entrò nella fornace che stava crollando uscendone indenne.
  3. La Fonte della Cucchiarella racconta il prodigio della creazione di una fonte di acqua dal nulla, il cui livello rimane sempre lo stesso, da secoli ormai. Le acque prodigiose di questa fonte fecero tornare in vita anche una trota, conosciuta come la Trota Antonella.
  4. L’ordigno della Seconda Guerra Mondiale che nel 1943 cadde nel torrente Isca ma non esplose, segno dell’intervento del santo protettore.
  5. Le Pietre del Miracolo, due enormi macigni che stavano per cadere durante la costruzione della chiesa, ma furono bloccate dalla volontà del Santo e ancora oggi restano inspiegabilmente in equilibrio.
  6. Il Ponte del Diavolo, un viadotto costruito dal maligno, secondo la leggenda, su ordine del Santo. Qui sono ancora visibili i segni di uno scontro tra i due, una lotta tra il bene e il male, si riconosce infatti un buco sulla parte sinistra e l’impronta della mano sulla parete destra.

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